Problematiche indotte dal WC di bordo e confronto
Il primo problema generato dal WC di bordo e che si coglie subito, è la puzza. Che provenga direttamente dal WC o dalla preziosa collezione di carte igieniche usate, non è dato sapere, ma la puzza è un problema. Se così non fosse, risulterebbe del tutto incomprensibile il motivo per cui ci siano in vendita degli appositi deodoranti per WC nautici, che fanno molto “in”. Salvo vedere il risultato aromatico finale.
Con il WC ecologico non c’è odore. Il WC è sempre pulito e la carta igienica usata sigillata nei pacchetti e la puzza non si forma. Idem per i serbatoi delle acque nere. Con il WC ecologico non ci sono tubi, raccordi, serbatoi, pompe, colli di cigno ma solo pacchetti sigillati contenenti deiezioni da scaricare in porto. Poiché non contengono acqua, il volume ed il peso sono minimi.
Altro aspetto mortificante è la “gestione della carta igienica”. Un poco invidiabile brevetto del WC nautico. Tutti i costruttori di WC nautici che ho individuato su internet, raccomandano di non gettare carta igienica nella tazza. Divieto che viene spesso ignorato dai venditori di barche. Gli skipper invece, sparano a zero su chi getta la carta nel WC, perché poi tocca a loro intervenire. Quindi sappiate cosa vi aspetta. Dopo esservi pulite, la carta igienica va collocata coscienziosamente nell’apposito recipiente che le colleziona.
Con il WC ecologico il problema non esiste. Con il WC ecologico la carta si getta nella tazza senza nessun problema. Come è giusto che sia.
Contatto. Siamo abituate fin da bambine a praticare le acrobazie da gabinetto per evitare qualsiasi contatto con i WC dei bar. Cosa vi fa pensare che il WC nautico sia, dal punto di vista igienico e/o sanitario, migliore di quello dei bar? Per di più in un ambiente, come quello marino, caratterizzato da grande umidità, che è una caratteristica che favorisce la sopravvivenza e proliferazione di batteri e virus ? C’è però un grosso problema: l’acrobazia da gabinetto, in barca non si può praticare. Il WC nautico, è alto normalmente circa 350 mm contro i 400 di quelli comunemente usati a terra, e la posizione a uovo è impraticabile. Senza considerare l’oscillazione della barca.
Con il WC ecologico possiamo sederci tranquillamente. Appena schiacciato il pulsante di apertura, la tavoletta verrà sanificata. Igiene, sanità e comodità al massimo livello.
L’utilizzo. Il WC si presenta normalmente con un po’ d’acqua sul fondo di uno stretto restringimento della tazza. Quindi sedersi, evacuare, pulirsi con la carta igienica e depositarla nell’apposito spazio (Bleah). Ovvio che, utilizzando il WC, le deiezioni si attacchino alla tazza. A questo punto, agendo su leva e pompa manuale, caricare l’acqua di mare per far si che i deboli spruzzi generati col nostro pompaggio stacchino le deiezioni dalla tazza. Ricordate che non è così semplice come a casa, dove la forza dello sciacquone con i suoi 12-15 litri di acqua contenuta nella cassetta, spinge giù tutto con forza e a noi restano nel peggiore dei casi le rifiniture da eliminare con lo scopino e con una nuova sciacquata. Qui il tutto viene aspirato e innaffiato, quindi la tazza rimane sporca; dobbiamo pompare e lavorare alacremente e rimestare con lo scopino che s’insudicia,e quando la tazza è pulita continuare con abili movimenti per ripulire dal grosso lo scopino fino a quando potremo riporlo nell’apposito porta scopino, possibilmente ermetico, quindi continuare a pompare finchè sul fondo c’è acqua sporca e puzzolente. Facile no ! Si favoleggia che in questo modo braccio di ferro si sia fatto i muscoli, tonificando i bicipiti pompando.
Con il WC ecologico schiacci il pulsante di apertura, evacui, ti pulisci con la carta, la getti nella tazza, schiacci il pulsante di chiusura e non devi nemmeno usare lo spazzolino, che fra l’altro non è presente. Più comodo, igienico e sano di quello di casa.
Lo scarico. Lo scarico diretto in acqua, o quello indiretto attraverso il serbatoio delle acque nere (eufemismo romantico) va fatto tassativamente oltre le 12 miglia dalla costa per le barche omologate per oltre 15 persone. Con meno di 15 persone 3 miglia. Mi chiedo chi si preoccupi di andare a quasi 23 km, ma anche a quasi 6, al largo per fare uno scarico. Non che sia ecologico scaricare al largo, ma per lo meno è legale. Evitate di nuotare intorno alla barca. Se un componente dell’equipaggio avesse un attacco di diarrea, rischiereste di trovarvi in mezzo. E grazie alla diluizione ed al sapore di sale, gustarla senza nemmeno accorgervi (se questo vi può consolare). Se siete dotati di spirito ecologico, troverete ributtante questo aspetto. Le barche che dispongono di serbatoio delle acque nere, possono farne aspirare il contenuto nei porti che mettono a disposizione questo servizio. Purtroppo sono pochi i porti che ne sono provvisti. Non è un’operazione inodore.
Il WC ecologico non inquina il mare: Né a riva, né al largo. Il rapporto in peso fra sacchetti contenenti deiezioni prodotti dal WC ecologico e quello dei serbatoi di acque nere è dell’ordine di 1 a 50. Il WC ecologico genera pacchetti biodegradabili contenenti prezioso (per l’agricoltura) materiale organico, smaltibile in ogni porto come rifiuto speciale, il contenuto dei serbatoi delle acque nere invece, è composto prevalentemente da acqua salata che mal si coniuga con l’agricoltura e che non è così facile da smaltire, perché sono pochi i porti attrezzati. Qui è opportuno aprire una parentesi perché, poiché i rifiuti prodotti dal WC ecologico sono totalmente ecocompatibili; siamo confidenti sul fatto che verrà accordato il permesso di smaltirli presso gli impianti di lombricoltura, similmente a come già succede in Toscana dove, in deroga all’attuale legge, vengono smaltiti letame di cavallo e sacchetti contenenti umido. Ovviamente questo percorso virtuoso è, e sarà sempre precluso al contenuto degli attuali serbatoi di acque nere salate.
L’affondamento. Per ogni WC nautico, vanno praticati due fori sotto la linea di galleggiamento. Uno per pompare l’acqua in barca, e non può essere che così, uno per lo scarico perchè “occhio che non vede, cuore che non duole”. E anche il naso percepisce meno. E’ interessante notare come questi fori siano la maggior causa di affondamento delle barche. Cosa che si verifica quando la tenuta delle valvole è precaria.
Con il WC ecologico lo scafo rimane integro e quindi nessuna possibilità di affondamento causa WC.
Il guasto Quando si intasa la pompa o il maceratore, o le valvole durante una bella vacanza in barca, sono problemi grossi. Che sia stata la carta igienica, un nocciolo d’oliva o semplicemente un problema di guarnizioni o di mancata manutenzione poco conta. Quello che conta è che assume un significato non metaforico la frase: “Siamo nella m..”. Gli skipper, prima di partire verificano sempre lo stato di manutenzione dei WC nautici e fanno una predica iniziale ai gentili ospiti perché non si verifichi un guasto di questo tipo, ma tant’è, dicono, succede. E che succeda lo possiamo capire dagli sferzanti articoli (vedi bibliografia) , indirizzati dagli stessi in particolare contro noi donne, che già portiamo il peso di una mela raccolta stoltamente. E a questo punto bisogna rimediare provvedendo alla riparazione, ed è un casino inenarrabile. Smonta di qui, smonta di là, con la tazza piena, con i tubi pieni con il collo di cigno pieno. E pure il pistone. Cerca il guasto ... la pompa, il maceratore, e non è detto che si possa riparare in barca. Ci credo che s’incazzano! Anche se devono contenersi perché non è una buona pubblicità per le barche.
Il WC ecologico no! Non si intasa mai! Mai è una parola grossa perché se ci mettete dentro un pallone da calcio si blocca tutto. Ma non s’intasa. Che ci mettiate tre foglietti di carta igienica o tutto il rotolo, il WC ecologico procede tranquillamente, non si blocca e non si intasa, sigilla. Se ci mettete il nocciolo dell’oliva, gli avanzi della cucina, una scatoletta di tonno (anche sigillata), non s’intasa. Tutto viene impacchettato e sigillato Certo! non son cose da fare! ma non s’intasa e continua a funzionare. E questo è quello che conta! E quindi nessuna scena apocalittica riconducibile ad Alessio Interminei.
( https://divinacommedia.weebly.com/inferno-canto-xviii.html verso 115)
Lo skipper è salvo! Anche igienicamente! Questo non significa che il WC ecologico non si possa guastare. Tutto si rompe! Ma in caso di guasto l’intervento è semplice perché in barca ci sarà un corpo di WC di back up e lo skipper provvederà a sostituirlo come descritto nel manuale. Sostituzione rapida, pulita, sicura. E la vacanza non subirà interruzioni, anzi gli ospiti non se ne renderanno nemmeno conto. Una volta rientrati, sarà sufficiente mandare il corpo del WC guasto alla manutenzione che lo sostituirà immediatamente, provvedendo solo successivamente alla riparazione ed al suo addebito. Ed anche in questo caso, tutto nel rispetto dell’igiene, della sanità e dell’ecologia.
CONCLUSIONI
E’ opportuno sottolineare che il WC ecologico elimina tutti questi problemi. Tutti ! Ma qualcosa si può ancora migliorare come già detto precedentemente. Oggi, i sacchetti contenenti deiezioni vanno immeritatamente smaltiti come rifiuti speciali.
Quindi alla stregua di ciò che si scarica dai serbatoi di acque nere, che però contengono acqua salata o acqua salata con aggiunta di un prodotto chimico.
E’ una soluzione che ci va stretta, perché sprechiamo preziose risorse ecologiche che andrebbero avviate ad impianti di lombricoltura, che li trasformerebbe in compost di qualità, chiudendo il ciclo virtuoso dell’economia circolare. A fatti, non a parole.
Siamo confidenti che, una volta presente sul mercato, verrà concessa una deroga per normare una composizione, quella delle deiezioni raccolte in sacchetti di plastica biodegradabile, oggi non contemplata. Intendiamoci! Non è necessario, ma opportuno. Noi teniamo all’ecologia.